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venerdì 5 ottobre 2012
Perugia, uccide a botte il figliastro 17enne
Un ragazzo di 17 anni, Ovidio Stamolis, è morto dopo essere stato malmenato dal patrigno. E' successo a Pietrafitta, una frazione di Piegaro. Lo riferiscono i carabinieri che hanno già bloccato l'uomo. E' stata la madre del ragazzo a chiamare il 112. "Correte, correte, lo sta uccidendo", ha detto la donna ai carabinieri. Al momento dell'accaduto, sembra fosse in corso una lite tra i genitori.
L'uomo accusato di avere colpito il diciassettenne fino a ucciderlo è il convivente della madre del ragazzo morto. Non è chiaro se avesse legalmente adottato il minorenne. Il ragazzo, che era solo in casa con il compagno della madre, è stato colpito più volte con un mattarello.
Il parroco di Pietrafitta, don Fabrizio, ricorda Ovidio come un ragazzo "dolce e sensibile". "La sua - ha spiegato - era però una famiglia problematica". Ovidio era il figlio di una donna romena con qualche problema di salute che aveva sposato un italiano. I due, insieme, hanno poi avuto un altro bambino, che ora frequenta le scuole elementari.
"Il ragazzo - ha aggiunto il sacerdote - era ben inserito nella comunità: lo scorso anno aveva frequentato un locale gruppo teatrale e svolgeva anche alcune piccole mansioni in parrocchia". "Era dolce, sensibile e attento - ha spiegato - pur con le difficoltà legate ai problemi in famiglia. Ma non introverso".
L'uomo accusato di avere colpito il diciassettenne fino a ucciderlo è il convivente della madre del ragazzo morto. Non è chiaro se avesse legalmente adottato il minorenne. Il ragazzo, che era solo in casa con il compagno della madre, è stato colpito più volte con un mattarello.
Il parroco di Pietrafitta, don Fabrizio, ricorda Ovidio come un ragazzo "dolce e sensibile". "La sua - ha spiegato - era però una famiglia problematica". Ovidio era il figlio di una donna romena con qualche problema di salute che aveva sposato un italiano. I due, insieme, hanno poi avuto un altro bambino, che ora frequenta le scuole elementari.
"Il ragazzo - ha aggiunto il sacerdote - era ben inserito nella comunità: lo scorso anno aveva frequentato un locale gruppo teatrale e svolgeva anche alcune piccole mansioni in parrocchia". "Era dolce, sensibile e attento - ha spiegato - pur con le difficoltà legate ai problemi in famiglia. Ma non introverso".
Etichette:Cronaca
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